In genere, si pensa che i cani tollerino meglio il dolore rispetto alle persone; proprio per questo, può essere difficile capire quando un cane soffre. Alcuni animali mostrano segni di sofferenza, mentre altri possono essere impassibili: in questi casi non è facile stabilire se sono affetti da qualcosa

Possiamo definire il dolore come una forma di autoconservazione: se ci pensiamo bene quando abbiamo un dolore, per esempio ad una caviglia, carichiamo meno il peso su quella gamba proteggendola da ulteriori traumi. Per i nostri amici il principio è lo stesso: cane e gatto se non hanno male fanno, altrimenti si fermano!

In genere cane e gatto, per ragioni genetiche, tendono a mascherare il dolore: l’animale che sta male può diventare preda e per questo lo manifestano solo quando è veramente intenso.

Nella sua manifestazione ci sono delle variabili legate al soggetto: ci sono animali che hanno una soglia del dolore superiore rispetto ad altri, proprio come accade negli umani.

Ma come possiamo accorgerci che il nostro amico ha dolore? Ogni proprietario conosce il suo amico, le sue espressioni, i suoi atteggiamenti, per cui ne può percepire con facilità ogni variazione.

Andiamo comunque a vedere gli atteggiamenti espressione del dolore più comuni:

  • Il dolore causa stress, inquietudine addirittura paura nell’animale  che reagisce aumentando la frequenza respiratoria e ansimando
  • I soggetti che hanno dolore iniziano ad isolarsi, non vogliono essere toccati o addirittura reagiscono alle nostre attenzioni  tendendo  a mordere o graffiare; non è cattiveria nei nostri confronti, ma una reazione del nostro pet al dolore che viene avvertito come una minaccia
  • Il cane si lecca in maniera ossessiva la parte che causa dolore addirittura arrivando a morderla; ricordiamo i casi estremi di cani che rimangono con gli arti incastrati nelle trappole e finiscono per amputarsi la parte o cani che per incidenti ( cani assaliti dal cinghiale durante battute di caccia) subiscono uno sventramento e iniziano a mangiarsi peritoneo ed intestino.
  • Il soggetto non ha appetito: il cane ed il gatto che hanno dolore rifiutano il cibo oppure può accadere che non riescono a muoversi e/o ad abbassare la testa per raggiungere  la ciotola
  • Il soggetto emette dei lamenti che possono essere spontanei o causati dal movimento; non vuole essere toccato in alcuni punti e reagisce lamentandosi o addirittura ringhiando
  • Il cane/ gatto tremano: il tremolio è un segno abbastanza comune del dolore profondo e acuto spesso accompagnato anche da scialorrea (intensa salivazione)
  • Il comportamento risulta strano: magari il cane od il gatto non riescono a dormire, oppure riescono a sdraiarsi, ma dopo poco si rialzano non trovando una posizione adeguata. A volte il soggetto assume delle posizioni particolari (dette antalgiche) che gli danno sollievo, tutti particolari che un proprietario attento deve saper cogliere

Concludendo possiamo dire che ci sono dei segnali che ci fanno capire che il nostro amico sta soffrendo, segnali molto utili da cogliere e poter riferire al medico curante che sarà così aiutato a iniziare un iter diagnostico.

Da ricordare infine che esistono molti farmaci antinfiammatori e antidolorifici che devono però essere usati con criterio (mai fare da soli ci sono farmaci per uso umano tossici per i pet) e solo se veramente necessari:  come abbiamo già detto il dolore è anche una forma di autoconservazione per cui nei nostri animali può essere utile (se per esempio si ha una lesione muscolare e togliamo il dolore il cane e il gatto saranno portati ad usare l’arto normalmente invece di tenerlo a riposo), in più se usiamo continuamente antidolorifici possiamo creare dipendenza ed avere anche effetti collaterali a vari organi ed apparati.

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