Rieducare un cane adulto è possibile. Ecco gli errori da evitare
Quando si tratta di rieducare un cane adulto, una delle frasi più sentite nel mio lavoro come educatore cinofilo a Pisa è “il cane è troppo grande, non ci si può fare più niente, non è più possibile educarlo”. Niente di più sbagliato! Di certo non si faranno miracoli, ma i risultati di questi anni di attività ci hanno portato a credere che il margine di recupero di diversi soggetti sia altissimo, soprattutto se a scatenare certi comportamenti sbagliati sono stati errori commessi nelle famiglie. Molto spesso, infatti, viene data la colpa al carattere dell’animale, quando invece, è la gestione sbagliata o un’esperienza del cane ai limiti del disagio, a causare un comportamento violento e difficile da controllare.
Gli errori da non commettere con il nostro amico a quattro zampe
La parola chiave nel rapporto con il cane è “Coerenza”, infatti sul nostro altalenare di comandi e comportamenti inadeguati, i cani, soprattutto quelli con più carattere, ci vanno a nozze! Infatti, nella maggior parte dei casi, il partner sociale del nostro amico a quattro zampe, può mettere in pratica errori educativi che con il passare del tempo, avranno un effetto negativo sugli atteggiamenti e sul comportamento del cane.
Farsi influenzare dal proprio stato d’animo nel rapporto con il cane
Uno degli errori più frequenti, è reagire in modo incoerente ad alcuni comportamenti manifestati dal cane, a seconda del nostro umore o del nostro stato d’animo. Altro sbaglio è dare troppo peso ai comportamenti indesiderati del cane, specie se cucciolo, utilizzando forti rimproveri o peggio punizioni fisiche, diventa controproducente. È’ importante valorizzare, invece, attraverso complimenti e rinforzi sociali i comportamenti giusti.
Non premiare il cane in tempo
Chi utilizza bocconcini o altri premi alimentari, deve stare attento alla tempestività con cui premia il proprio cane, perché potrebbe sbagliare la tempistica e innestare un certo tipo di automatismo verso il cane, in un’azione successiva a quella che si voleva premiare.
Premiare il nostro amico anche quando non lo merita
Un altro errore comune è premiare il cane anche se lui si rifiuta di compiere l’azione richiesta o non vuole smettere un comportamento indesiderato. Così facendo apprenderà che attraverso l’opposizione potrà ricevere comunque una gratificazione o una ricompensa e non sentirà più il bisogno di seguire i nostri suggerimenti.
Non essere opprimente quando siete insieme
Nel caso di partner umani ansiosi o apprensivi invece, sarebbe opportuno evitare di produrre “adesività” verso il cane, perché questo non procurerebbe al cane la giusta armonia quando si ritroverà da solo in casa. Infatti, i comportamenti opprimenti riducono notevolmente la capacità di autonomia del cane, il quale potrebbe manifestere ansia, soprattutto se lasciato solo.
Rimane comunque di fondamentale importanza fornire al cane le giuste competenze ed esperienze in maniera positiva, in modo da poter trascorrere le giornate con un cane sereno e felice. Per questo è sempre meglio rivolgersi ad esperti in grado di fornire nozioni ed insegnamenti durante consulenze o classi di socializzazione, nelle quali il cane apprenderà a comportarsi correttamente con gli altri.
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