Comunicare significa trasmettere un messaggio da un individuo ad un altro ed è una necessita primaria per le specie animali sociali

Cane e uomo sono due specie differenti con due sistemi diversi di comunicazione e spesso ti sarai chiesto come comunicare con il tuo cane al meglio. Il segreto sta nel trovare il giusto canale mediatico comune! A volte, a causa degli errori di comunicazione dovuti al 99% dalla nostra incapacità comunicativa, possono scaturire manifestazioni di aggressività o incomprensioni. Uno degli errori più comuni è quello di pretendere che il cane si adegui al nostro tipo di linguaggio e la maggior parte delle volte, si pretende ciò, avendo la presunzione di sapere chi abbiamo davanti.
Diciamo subito una cosa: i cani prima comunicano, poi interagiscono! Per il cane, quale animale sociale da branco, viene naturale seguire regole e disposizioni, ma noi siamo in grado di seguire le sue di direttive?
I ruoli sono dinamici e se davvero ci riempiamo la bocca parlando di relazione, dobbiamo esser altrettanto disposti ad ascoltarlo e seguirlo! Loro ci osservano di continuo, pertanto conoscono bene le nostre abitudini, punti forza e punti deboli. Per quanto riguarda invece l’osservazione del cane, va scrutata ogni singola parte del corpo, coda, orecchie e postura in primis; questo serve per avere una visione dell’insieme. Ogni segnale può avere significati diversi a seconda delle situazioni e del soggetto, pertanto va contestualizzato.

come comunicare con il proprio cane

Come interpretare i segnali di un cane, una panoramica sulla comunicazione non verbale

Il cane utilizza segnali tattili, visivi, sonori e principalmente chimico-olfattivi per comunicare!

L’uomo comunica col cane non solo attraverso il linguaggio parlato (parole, cadenze, toni) anche con movimenti del corpo, tipico della CNV, comunicazione non verbale basata su postura, prossemica, cinetica, mimica facciale, gestualità ecc..
Brevemente, la postura è la posizione del nostro corpo; la prossemica è la disposizione del nostro corpo rispetto a un altro; la cinetica è la velocità e traiettoria con cui mi muovo; con mimica facciale intendiamo le espressioni del viso/muso e sguardi ed infine la gestualità è legata al movimento degli arti. Infine, ma non meno importante, abbiamo la comunicazione aptica: legata al contatto, meriterebbe un capitolo a sé perché alcune problematiche comportamentali dei cani derivano proprio da un’eccessiva o totale mancanza di contatto. Tutte queste componenti della comunicazione corporea o body language vanno ovviamente sapute interpretate ed utilizzate in maniera corretta a seconda del soggetto con cui mi trovo a dialogare!

La ritualizzazione è uno dei comportamenti primitivi che i cani adorano per comunicare. Sono legati alla sopravvivenza quindi di fondamentale importanza nel proporli sin da cuccioli.

Persone che interpretano o comunicano con il proprio cane come una persona, rischiano di proiettare comportamenti antropomorfici che nulla hanno a che vedere con l’essere cane. Quindi uno dei ruoli di un professionista che si occupa di educazione cinofila è quello di insegnare alla famiglia di appartenenza come comunicare e come capire al meglio il proprio cane.

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Comunicazione col cane